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GLI ERRORI DA EVITARE QUANDO L’INQUILINO MOROSO NON PAGA L’AFFITTO

Se l’inquilino inizia a non pagare l’affitto è importante che il proprietario si attivi subito seguendo i consigli già indicati in questo articolo   

E’ altresì fondamentale che il proprietario eviti di commettere questi errori che potrebbero costargli caro.

  1. ASPETTARE AD AGIRE E QUINDI PERDERE SOLDI

Il primo errore che spessissimo commette chi ha un appartamento affittato quando l’inquilino smette di pagare il canone alla scadenza contrattuale è aspettare.

L’inquilino non paga, ad esempio, a settembre e allora il proprietario aspetta ottobre e poi novembre e poi si trova come niente con otto/nove mesi di canoni non pagati e solo allora si rende conto di avere un problema.

Il suo problema è che ha una proprietà che è occupata e produce soltanto debiti. Sì, debiti, perché il proprietario continua a pagare le tasse sull’immobile, le tasse sui canoni di affitto che non ha percepito e le spese condominiali.

Più il proprietario aspetta ad agire contro l’inquilino che non paga tramite un avvocato esperto in sfratti, più perde danari. Purtroppo, la dura realtà è che chi inizia a non pagare il canone, quali che siano le motivazioni che gli impediscono di far fronte ai propri impegni economici, difficilmente sarà in grado di pagare i canoni pregressi, rimettersi in pari e pagare nuovamente regolarmente.

Quindi prima ci si rivolge a un avvocato specializzato in sfratti che potrà analizzare la situazione, prima si recupera la disponibilità dell’immobile che potrà nuovamente essere messo a reddito.

  1. CAMBIARE LA SERRATURA DELL’IMMOBILE

Il secondo errore da evitare è quello di cambiare la serratura dell’immobile per rientrare nel possesso della proprietà senza passare dall’esecuzione dello sfratto mediante l’ufficiale giudiziario. Questa condotta del proprietario potrebbe esporlo a una denuncia/querela per il reato di violenza e di  esercizio arbitrario delle proprie ragioni ai sensi degli articoli 392 e 393 del codice penale.

  1. STACCARE LE UTENZE DELL’IMMOBILE

Il terzo errore da evitare è quello di “staccare” le utenze dell’immobile. Anche questa condotta del proprietario potrebbe esporlo a una denuncia per il reato di  esercizio arbitrario delle proprie ragioni.

  1. SMETTERE DI PAGARE LE SPESE CONDOMINIALI

Un altro errore assolutamente da evitare è quello di smettere di pagare le spese condominiali per il solo fatto che l’inquilino non ha pagato il canone e le spese. Nei confronti del condominio l’unico soggetto giuridicamente responsabile è il proprietario, a prescindere dall’affitto o meno dell’immobile. Pertanto il condominio, in caso di mancato pagamento delle spese condominiali da parte del proprietario, ben potrebbe agire con un decreto ingiuntivo per il recupero delle spese condominiali nei suoi confronti, con addebito delle spese legali. Il proprietario dovrà quindi provvedere al pagamento delle spese condominiali e poi agire nei confronti dell’inquilino moroso per il recupero delle stesse, unitamente ai canoni, mediante un procedimento di sfratto per morosità con decreto ingiuntivo.

Se hai un inquino che non paga l’affitto o un inquilino che non rilascia spontaneamente l’immobile anche se il contratto di locazione è scaduto, contatta il nostro studio al numero 0249524655 o via mail all’indirizzo studio@cclegal.it per un preventivo gratuito e senza impegno.

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